Scritti di Tiziano Bagarolo

Tiziano Bagarolo
Tiziano Bagarolo

… con il sorgere della “modernità”, ossia del modo di produzione specificamente capitalistico, che i problemi ambientali si presentano sempre più come un “naturale fardello” delle attività umane, fino ad arrivare, nella seconda metà del XX secolo, ad assumere tali caratteri di estensione, pervasività e profondità da configurare una vera e propria “crisi ecologica” di portata tendenzialmente planetaria e a delineare per il futuro immediato (un futuro che forse è già incominciato) la prospettiva di una vera e propria catastrofe progressiva nelle condizioni ambientali dalle quali dipendono la vita e lo sviluppo della specie umana sul pianeta.


 

Tiziano Bagarolo è stato un militante comunista e rivoluzionario, che ha attraversato gli ultimi decenni della lotta di classe nella Lega Comunista Rivoluzionaria, in Democrazia Proletaria, nel Partito della Rifondazione Comunista (nella quale ha dato vita e partecipato al percorso di Proposta e poi di Progetto comunista) e infine come dirigente del PCL.

È improvvisamente scomparso il 29 settembre 2010, colpito da un infarto dovuto ad un ipertrofia cardiaca. Tiziano allora è morto prima che le dinamiche politiche successive alla Grande Crisi del 2007/09 si dispiegassero pienamente, dando vita a quest’ultimo decennio di arretramento della classe e de[s]composizione del popolo della sinistra. Non possiamo sapere, ed è inutile ipotizzare, quali riflessioni avrebbe potuto sviluppare e quindi quali posizioni avrebbe assunto in questi anni.

Sappiamo però una cosa: proprio nei mesi che hanno poi visto la sua tragica fine, Tiziano si stava impegnando nella discussione del secondo congresso del PCL con un emendamento, firmato o sostenuto da compagni/e che oggi sono in ControVento. In particolare, questo emendamento riguardava le elezioni e la linea del partito. I marxisti rivoluzionari non concepiscono la costruzione del partito come un processo autoreferenziale che avviene nel vuoto, ma come un compito strategico costantemente rapportato in modo concreto ai compiti centrali della fase politica. […] La presenza, la proposta e il risultato ottenuto da un partito influenzano poi la percezione e la credibilità di quel partito agli occhi delle masse. Rapportandosi a una scadenza elettorale, i rivoluzionari non possono ignorare questi fattori, pena correre il rischio di rendere poco comprensibile la loro proposta a quegli stessi lavoratori a cui si rivolgono. […] Bisogna considerare infatti che non sempre sono presenti tutte le condizioni che consentono di praticare la scelta della presentazione indipendente. Già allora, sulla base di quel ragionamento, si proponeva allora di considerare anche la strada di eventuali accordi con altri per liste o candidature comuni, sulla base di alcune condizioni e nel quadro di un polo di classe. Una riflessione che in questi anni ha più volte ispirato le nostre posizioni.

In ogni caso, il contributo politico e teorico di Tiziano va ben oltre questa sua ultima posizione. In particolare, come emerge dalla sua biografia, si articola nel corso degli anni per una spiccata sensibilità e una profonda lettura dell’intreccio tra sfruttamento dell’ambiente e modo di produzione capitalista. Per questo, nei limiti delle nostre possibilità, abbiamo deciso di provare a raccogliere diversi testi e materiali di Tiziano, che crediamo possano offrire anche oggi un contributo teorico rilevante, proprio oggi di fronte all’esplosione del surriscaldamento globale, l’emersione di grandi movimenti ambientalisti come Friday for future, la tentazione del ritorno al nucleare nella nuova versione della conversione verde.

Le compagne e i compagni di Controvento